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Facciolla: contro di me una campagna denigratoria. L'ex procuratore difende le proprie indagini

Nuove dichiarazioni spontanee da parte del magistrato che guidava la Procura di Castrovillari. Imputato a Salerno, si dice indignato e offeso per il procedimento al quale è sottoposto

Pubblicato il: 07/09/2020 – 21:28
Facciolla: contro di me una campagna denigratoria. L'ex procuratore difende le proprie indagini

di Alessia Truzzolillo
SALERNO
 Si è detto indignato e offeso per il procedimento al quale è sottoposto. Ha parlato per circa mezz’ora, nel corso dell’udienza di lunedì, l’ex procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla nel corso della fase preliminare del processo che lo vede imputato insieme all’agente della Polizia stradale di Cosenza Vito Tignanelli, amministratore di fatto della Stm srl, che fornisce apparecchiature per intercettazioni; Carmine Greco, comandante della forestale di Cava di Melis (Cosenza); Alessandro Nota, carabiniere in servizio anche lui a Cava di Melis, e Marisa Aquino, moglie di Tignanelli e titolare della Stm.
 Le accuse vanno, a vario titolo dalla corruzione al falso e riguardano presunti illeciti nell’affidamento alla Stm del noleggio di apparecchiature per le intercettazioni. Rispetto all’udienza del 13 luglio scorso, nel corso della quale Facciolla aveva parlato per lungo tempo, lunedì il magistrato (trasferito dalla sezione disciplinare del Csm presso il Tribunale di Potenza con le funzioni di giudice civile) ha parlato per circa mezz’ora, sintetizzando quelle che erano state le argomentazioni della volta precedente ed esternando indignazione e offesa per il procedimento nel quale è coinvolto.
 Tra le varie affermazioni rilasciate spontaneamente, Facciolla ha difeso il lavoro fatto con l’arresto di una dirigente di Calabria Verde, Antonella Caruso. Un arresto che ha avuto complessi risvolti giudiziari che hanno coinvolto il magistrato e i suoi più vicini collaboratori . Secondo l’imputato sono state rispettate le norme di indagine, aspetto, questo avvalorato dalle decisioni del Tdl e del Tribunale di Cosenza che ha rigettato il dissequestro delle somme (20mila euro) sequestrate alla funzionaria e che questa avrebbe acquisito come mazzetta. Eugenio Facciolla ha, inoltre, fatto mettere agli atti materiale informatico nel quale si proverebbe l’effetto di una campagna denigratoria nei suoi confronti.
 Dopo l’intervento dell’ex procuratore di Castrovillari è stata la volta delle difese. Hanno discusso, nell’ordine, l’avvocato Antonio Quintieri e l’avvocato Franco Sammarco chiedendo il proscioglimento del proprio assistito, il maresciallo Carmine Greco.  
Il processo proseguirà il prossimo 5 ottobre con le discussioni delle difese di Facciolla, Tignanelli, Aquino e Nota.
 I legali di Greco hanno, inoltre, depositato una serie di trascrizioni delle udienze del processo che si sta tenendo davanti al Tribunale collegiale di Crotone a carico del maresciallo Greco – per associazione mafiosa, rivelazione del segreto istruttorio, omissioni d’atti d’ufficio e favoreggiamento, reati aggravati dal metodo mafioso. Il prossimo 9 settembre, a Crotone, verrà sentito quale teste proprio Eugenio Facciolla. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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